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INFEZIONE OSPEDALIERA – DECESSO BAMBINO NATO PRE TERMINE

La Signora XX veniva sottoposta a parto cesareo d’urgenza – causa travaglio inarrestabile – alla 26esima settimana presso il Policlinico di XX.

Nasceva quindi il piccolo XX, peso 770 gr.; il neonato veniva immediatamente sottoposto a ventilazione meccanica ed alle cure del caso.

Nel corso del ricovero presso il Presidio veniva sottoposto, infine, a terapia antibiotica ad ampio spettro.

Successivamente il bambino decedeva per accertata intervenuta infezione nosocomiale contratta presso il Presidio all’interno del quale era venuto alla luce; ciò dopo poche settimane di vita.

DAL PUNTO DI VISTA GIURUSORUDENZIALE E MEDICO LEGALE:

si intendono per infezioni ospedaliere quelle contratte dopo l’accettazione da parte del Presidio (quindi successive all’ingresso in ospedale da parte del paziente), che infine si conclamino dopo 48 ore dal ricovero stesso (ovvero successive alla dimissione purché  aventi un chiaro nesso di causa con fatti motivanti il ricovero).

DAL PUNTO DI VISTA MEDICO LEGALE:

nel caso di specie, dalla puntuale revisione della documentazione medica relativa all’intero periodo del ricovero del bambino presso l’ospedale di XX – perdurato dal 5 gennaio 2019 al 28 gennaio 2019 – è stato possibile rilevare l’insorgenza di una intervenuta infezione nosocomiale multi resistente.

A tale evento è ascrivibile il decesso del piccolo, dunque privato della possibilità di sopravvivenza nella misura del 74%, come da ampia e concordante letteratura scientifica sul punto di merito.

DAL PUNTO DI VISTA GIURISPRUDENZIALE:

per valutare l’opportunità di richiedere i danni è necessario sempre fare riferimento ad un criterio probabilistico chiamato “del più probabile che non ovvero del c.d. 51%”.

In breve: laddove il bambino non avesse contratto l’infezione ospedaliera sarebbe ragionevolmente sopravvissuto – nella misura del 74% -; ciò atteso il peso raggiunto al momento della nascita, le settimane di gestazione della gravida al momento del parto e le generali condizioni cliniche alla nascita del piccolo.

Di specialissimo pregio da considerare in similari casi: la sofferenza psichica patita dai familiari per l’exitus del neonato e le indicibili sofferenze patite e patiende, da valutarsi nella loro effettiva consistenza.